Si è tenuta mercoledì 2 luglio, presso i locali del Palazzo di Vetro a New York, la conferenza “Cibo e identità: tradizione culturale, diplomazia e salute”, promossa dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite in collaborazione con le Rappresentanze di Etiopia, Cipro e Arabia Saudita. L’iniziativa ha visto la partecipazione di esperti e nutrizionisti per affrontare il tema del contributo positivo che le diete tradizionali possono offrire nella promozione di uno stile di vita salubre e nel contrasto alle malattie non trasmissibili. Un tema di stretta attualità, dato anche il processo negoziale ONU in corso sulla dichiarazione politica in materia. Moderato dalla Prof.ssa Roberta Re, Direttrice di Cambridge Food Science, l’evento ha avuto come relatori il Prof. Lorenzo Donini, Professore Ordinario de La Sapienza di Roma ed esperto della Dieta Mediterranea, il Prof. Hugo Da Costa Ribeiro, Ordinario di Pediatria dell’Università di Bahia in Brasile, e il Prof. Ahmed Magdi Abu Zaid, Direttore dell’Ufficio Ricerca e Innovazione dell’Università “Al Faisal” di Riad.
Nel suo intervento introduttivo, il Rappresentante Permanente d’Italia, Amb. Maurizio Massari, ha rimarcato come “in un’era di crescente globalizzazione, il cibo non è soltanto una mera fonte di nutrienti, ma una potente espressione d’identità culturale, uno strumento di diplomazia e una componente chiave delle politiche sanitarie. La posizione italiana è che la sanità pubblica debba non solo essere basata su solide evidenze scientifiche, ma anche sfruttare la tradizione culturale dei singoli paesi come un alleato per la prevenzione delle malattie non trasmissibili.” In conclusione, ha aggiunto che “La Dieta Mediterranea, parte della nostra tradizione e riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, è solo un esempio di questa dinamica positiva: a livello globale innumerevoli tradizioni culinarie hanno il potenziale per essere integrate nelle politiche di sviluppo a tutela della salute”.