This site uses technical, analytics and third-party cookies.
By continuing to browse, you accept the use of cookies.

Preferences cookies

High Level Political Forum

Statement delivered by the Italian Minister of Environment,  Hon. Gian Luca Galletti, at the 5th session of the ‘High Level Political Forum’ – Voluntary National Reviews —

 

Onorevole
Presidente,

Onorevoli
colleghi,

Distinti
delegati,

E’ un onore rappresentare l’Italia in questo importante momento di stimolo e confronto sui temi della sostenibilità e sul futuro del nostro pianeta.

Le sfide sempre più complesse che ci troviamo ad affrontare come paese e a livello mondiale sono superabili solo se adottiamo una visione di sviluppo e di futuro. La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile ce ne offre una, chiara, integrata, puntuale, condivisa da molti e condivisibile da molti altri.

Inoltre, assegna a ciascuno di noi, istituzioni e società civile, un ruolo importante nel lungo percorso di attuazione, segnandone le tappe principali.

Entro l’anno dalla Strategia discenderà un Piano di Azione che conterrà obiettivi quantificati al 2030 e un’ulteriore individuazione delle iniziative per l’attuazione.

Il Governo assicurerà annualmente il monitoraggio e la valutazione delle azioni intraprese e dei risultati conseguiti.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri assumerà un ruolo di coordinamento e gestione della Strategia, con la collaborazione del  Ministero dell’Ambiente per la dimensione interna, e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per la dimensione esterna.

Al Ministero dell’Economia e Finanze spetterà il compito di raccordare l’attuazione della strategia con i documenti ufficiali di politica economica e di coordinare la modellistica necessaria alla definizione degli obiettivi quantificati.

Il Governo stimolerà le regioni e gli enti locali a declinare le proprie Strategie per lo Sviluppo Sostenibile, in accordo con la Strategia Nazionale.

La partecipazione sarà un elemento fondamentale per assicurare il pieno rispetto dei principi dell’Agenda 2030 e un’efficace attuazione della Strategia. Il Ministero dell’Ambiente coordinerà un Forum inerente la dimensione interna, aperto alla società civile, a esperti e a
esponenti di istituzioni locali, centrali e regionali.

Per la dimensione esterna, il Ministero per gli Affari Esteri coordina dal 2015 il Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo, che coinvolge la società civile in tutti i profili legati alla Cooperazione, oggi anche nell’attuazione della Strategia.

Infine, al Sistema Statistico Nazionale, in collaborazione l’Europeo, è stato affidato l’incarico di migliorare la copertura e la qualità degli indicatori utili a descrivere il posizionamento italiano e a identificare i trend rilevanti rispetto agli SDGs e agli obiettivi definiti dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

Le sfide di un processo come quello avviato sono tante.

Essenziale è la trasformazione della governance complessiva del processo di sviluppo, attraverso:

l’armonizzazione della relazione tra i diversi livelli istituzionali e il rafforzamento delle capacità di interazione fra gli attori, pubblici e privati.

il rafforzamento del ruolo delle tante organizzazioni impegnate nei temi legati all’Agenda 2030, attraverso il loro coinvolgimento nel Forum Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, che avrò l’onore di coordinare;

la definizione puntuale della praticabilità dei traguardi individuati rispetto le reali disponibilità di Bilancio, ma anche dei piani di investimento privati dei grandi gruppi industriali sul lungo periodo;

il consolidamento del sistema per il monitoraggio del raggiungimento dei traguardi posti e il rafforzamento del suo legame con gli strumenti di programmazione, pianificazione e valutazione nazionali, regionali e locali.

Se non rispondiamo velocemente a questa sfida, è difficile immaginare che saremo capaci di opporre “Prosperità” a crisi economica; “Persone” a fenomeni severi di impoverimento, disoccupazione e malessere sociale; “Pianeta” a degrado e vulnerabilità estrema del territorio e del sistema ambientale; “Partnership” a nazionalismi, muri e arroccamenti; “Pace” a politiche discriminatorie, corruzione e violenza.