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Nota Stampa – Consiglio di Sicurezza ONU discute i trasferimenti forzati di civili ucraini verso la Russia

NOTA STAMPA

New York, 7 settembre 2022. Consiglio di Sicurezza ONU discute i trasferimenti forzati di civili ucraini verso la Russia. L’Italia: chiediamo alla Russia di garantire accesso a ONU e Croce Rossa ai campi di filtrazione e l’immediato ritorno dei cittadini ucraini trasferiti con la forza.
L’Italia è intervenuta al Briefing del Consiglio di sicurezza ONU sul trasferimento forzato di ucraini in Russia e sui sistemi di “filtraggio”.

“Il sistema di filtraggio dei civili ucraini messo in atto dalla Russia è una violazione dello jus in bello così profonda come non si vedeva in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”, ha esordito il Rappresentante Permanente d’Italia all’ONU, Amb. Maurizio Massari.

Oltre a questa già grave violazione del diritto umanitario internazionale, che potrebbe essere perseguita come crimine di guerra e crimine contro l’umanità dalla Corte penale internazionale, fonti credibili hanno segnalato potenziali trattamenti crudeli, inumani e degradanti, raccolta illegale di dati biometrici, torture, detenzioni arbitrarie e sparizioni forzate.

“La gravità della situazione richiede due azioni rapide e cruciali – ha proseguito Massari – in primo luogo chiediamo alla Russia di garantire il libero accesso agli organismi ONU e a ONG quali il Comitato Internazionale della Croce Rossa-CICR, per visitare i centri temporanei dove si trovano i civili ucraini con un accesso diretto e completo a questi ultimi, in linea con le convenzioni di Ginevra.”

“In secondo luogo, chiediamo alla Russia di garantire l’immediato ritorno dei cittadini ucraini trasferiti con la forza, in particolare donne e bambini, nei loro territori di origine o la loro libertà di movimento verso Paesi terzi. L’efficace meccanismo di evacuazione instaurato a Mariupol, sotto il coordinamento ONU-CICR, potrebbe essere un esempio da replicare.

L’intervento italiano ha infine riaffermato il sostegno ai meccanismi indipendenti, internazionali e nazionali, che indagano per evitare l’ impunità degli autori di queste gravi violazioni.