Eccellenze, distinti colleghi. L’Italia accoglie con favore la decisione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite di affrontare tutte le questioni legate al fenomeno dell’innalzamento del livello del mare ai massimi livelli.
Dai dati emerge con evidenza che il fenomeno non è in una fase di retrocessione e pertanto occorre affrontarlo in maniera pragmatica, soprattutto per quanto riguarda i rischi costieri ad esso connessi e che hanno un impatto diretto sulle persone, sulle attività economiche e sugli ecosistemi delle regioni interessate, oltre che sulle strutture costiere, come aeroporti, reti infrastrutturali e di trasporto, porti e anche siti del patrimonio culturale. Negli ultimi tre decenni, il livello del Mediterraneo è aumentato ad un ritmo accelerato.
L’Italia è consapevole della necessità di implementare efficaci e pragmatiche misure di adattamento, diversificate in base alle priorità e alle esigenze dei diversi contesti; un approccio simile è essenziale per migliorare la resilienza dei paesi e delle comunità in tutto il mondo, in particolare di quelli più vulnerabili, degli Stati insulari e delle regioni costiere.
Dobbiamo sfruttare e migliorare i meccanismi di cooperazione e della collaborazione multi-stakeholder per accelerare la transizione da piani e strategie di adattamento a progetti finanziabili. Una mancata azione tempestiva peggiorerebbe gli attuali gap nell’adattamento, a discapito dei paesi e delle comunità più vulnerabili.
Cogliamo l’occasione per condividere che a giugno 2024 l’Italia, insieme ai partner del G7, ha annunciato il “G7 Adaptation Accelerator Hub”.
Attraverso questa iniziativa, il G7 sottolinea la propria determinazione ad affrontare le urgenti sfide poste dal cambiamento climatico, tra cui l’innalzamento del livello del mare e i suoi impatti sulle popolazioni vulnerabili.
Il G7 ha riaffermato la propria solidarietà con i paesi in via di sviluppo che stanno affrontando le gravi conseguenze del cambiamento climatico e in tale contesto la Presidenza italiana ha inteso e intende fortificare la cooperazione internazionale, il coordinamento e la condivisione delle conoscenze, con particolare attenzione all’aspetto critico della mobilitazione delle risorse.
Attraverso un coordinamento e una collaborazione rafforzata, aspiriamo a raggiungere un approccio più coeso, collettivo e di impatto rispetto alla sfida dell’adattamento al cambiamento climatico, contribuendo in ultima analisi alla crescita della resilienza e della sostenibilità delle comunità in tutto il mondo. L’Italia sottolinea il proprio impegno nel garantire partnership di facilitazione efficaci, ampliare la partecipazione, promuovere l’impegno di diverse parti interessate e sostenere progressi efficaci per colmare le lacune di adattamento e costruire una resilienza a lungo termine, in particolare a supporto dei paesi più vulnerabili. Grazie.