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62ma Sessione della Commissione ONU sulla Condizione Femminile (CSW62)

Intervento della Vice Ministra dello Sviluppo Economico, On. Teresa Bellanova, alla Tavola rotonda ministeriale su “Good practices in the empowerment of rural women and girls, including through access to education, infrastructure, technology and nutrition” —

Signor Presidente,
Gentili Colleghe e Colleghi,
Signore e Signori,

Il Governo italiano ha molto a cuore la tematica dello sviluppo sano e sostenibile delle comunità rurali, che deve necessariamente ruotare, per essere tale, intorno a quattro componenti fondamentali: la sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale.
In tale contesto, la sessione di quest’anno della Commissione sulla Condizione Femminile delle Nazioni Unite ci offre una straordinaria opportunità per ridare visibilità all’altra metà dell’agricoltura, ovvero le donne e in particolare le imprenditrici agricole. Donne intraprendenti che hanno preso in mano un mestiere considerato nei secoli fin troppo maschile, ma che hanno saputo volgerlo al meglio a loro vantaggio.

In particolare, credo sia quanto mai opportuno illustrare in questa sede il contributo, nel contesto agricolo ed economico italiano, dell’imprenditoria femminile in agricoltura cui va riconosciuto il giusto ruolo, tenuto conto del fatto che, in Italia, circa un terzo delle aziende agricole è condotto da donne. 30

Al fine di promuovere l’imprenditoria femminile, il Governo italiano ha istituito un fondo di garanzia che agevola l’accesso al credito in fase di avviamento delle imprese femminili. Questo fondo, al quale possono accedere anche le imprenditrici agricole, rientra tra gli strumenti di ingegneria finanziaria considerati prioritari per la crescita delle piccole e medie imprese e ha una dotazione finanziaria complessiva pari a circa 38 milioni di euro.

Le aziende agricole al femminile in Italia sono spesso indirizzate alla multifunzionalità e alla diversificazione delle attività. Ciò è ampiamente dimostrato dagli 8.027 agriturismi a conduzione femminile, che rappresentano il 36,1% del totale, con una crescita della conduzione femminile delle strutture pari al 2,7% rispetto al 2014.

L’Italia ha voluto riconoscere e valorizzare il contributo delle donne all’agricoltura del nostro Paese istituendo, presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il Premio De@Terra, che ha la finalità di esplorare le potenzialità di collaborazione in campo agricolo e agroalimentare, di trasferimento di conoscenze e buone prassi, nonché di attivare sinergie fra le imprenditrici agricole, e rappresenta un segno tangibile di riconoscimento e di incoraggiamento al ruolo fondamentale svolto dalle donne in ambito rurale.

Nel corso delle varie edizioni, dal 2001 ad oggi, sono state premiate circa 80 imprenditrici agricole che si sono distinte per il grande impegno in attività inerenti allo sviluppo dell’agricoltura e delle aree rurali. Ciò che caratterizza e accomuna queste donne vincitrici e vincenti è la volontà e la capacità di produrre alimenti sani e di alta qualità nel rispetto delle tradizioni e dell’ambiente.

L’Italia vuole quindi ripartire da queste esperienze di successo anche per fornire modelli positivi alle giovani cittadine che desiderano intraprendere un mestiere duro, ma affascinante come quello di chi, con impegno e tanta fatica, decide di dedicarsi all’agricoltura con passione e nuove competenze scientifiche.

Grazie per l’attenzione.