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62ma Sessione della Commissione ONU sulla Condizione Femminile (CSW62)

Intervento della Vice Ministra dello Sviluppo Economico, On. Teresa Bellanova, al Dibattito Generale della 62a Sessione della Commissione sulla Condizione Femminile delle Nazioni Unite —

Signora Presidente,
Gentili Colleghe e Colleghi,
Signore e Signori,

L’Italia si allinea all’intervento pronunciato dalla Bulgaria, Presidente di turno dell’Unione europea.

Il Governo italiano, che oggi ho l’onore di rappresentare in questa prestigiosa sede, ha finora agito nella profonda convinzione che l’empowerment e il miglioramento della condizione sociale, economica e politica di tutte le donne, ivi comprese le donne e le bambine rurali, sia fondamentale per la creazione di governi e amministrazioni trasparenti e responsabili e per lo sviluppo sostenibile in tutti i settori della vita.

La disparità ancora oggi evidente tra donne e uomini impedisce alle donne di condurre una vita all’altezza delle loro aspettative e opera su diversi livelli della società, da quello più personale a quello pubblico.

Sono quindi fermamente convinta che potenziare le politiche e gli investimenti a favore delle donne e delle ragazze, anche in ambito rurale, non sia solo giusto, ma anche intelligente e necessario per una crescita economica e sociale inclusiva. Il nostro impegno per l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in linea con la Dichiarazione e Piattaforma d’Azione di Pechino, nonché le risorse dedicate all’obiettivo di sviluppo sostenibile n. 5 ne sono una dimostrazione.

Sono particolarmente orgogliosa di rammentare in questa sede che l’Italia ha già da tempo deciso di attribuire un’importanza speciale al ruolo delle donne nella nostra società e di intraprendere azioni concrete per tutelare e promuovere il progresso dei diritti delle donne e adottare politiche efficaci per l’empowerment femminile.

L’Italia è in particolare attivamente impegnata, sia sul piano diplomatico-negoziale sia su quello della cooperazione allo sviluppo, a sostegno dei diritti umani delle donne. Sosteniamo infatti le campagne internazionali per l’eradicazione delle mutilazioni genitali femminili e dei matrimoni precoci e forzati, promuovendo e partecipando attivamente al lavoro dell’ONU su questi temi.

Forte dei solidi progressi realizzati dal mio Paese, sono altresì lieta di condividere, in questo prestigioso dibattito generale, le recenti politiche nazionali e misure concrete che abbiamo adottato per garantire una reale uguaglianza tra donne e uomini nell’accesso al mercato del lavoro e agli strumenti imprenditoriali, e a una società libera da discriminazioni e stereotipi di genere troppo spesso responsabili del perpetuarsi di comportamenti violenti in ambito lavorativo e familiare.

Il Governo italiano ha investito cospicue risorse al fine di facilitare l’accesso delle donne al mercato del lavoro con risultati incoraggianti dato che il tasso di occupazione femminile è in costante crescita.
Abbiamo introdotto misure per incentivare l’assunzione di donne disoccupate attraverso la previsione di sgravi contributivi per i datori di lavoro del settore privato. Tali provvedimenti sono stati inoltre estesi per rimediare alla sotto-rappresentanza delle donne in determinati contesti geografici e in particolari settori produttivi, quali l’agricoltura, la comunicazione e l’informazione, i trasporti e l’industria manifatturiera ed energetica.

La scarsa presenza delle donne in termini di competenze digitali rischia inoltre di frenare ulteriormente lo sviluppo dell’economia e delle società. La domanda di competenze digitali è infatti destinata ad aumentare, trasformando lavori e intere filiere produttive.

A tale proposito, l’Italia si è fortemente impegnata a promuovere azioni concrete per aumentare la partecipazione delle donne e delle ragazze nella scienza, nelle nuove tecnologie, comprese quelle dei media e della comunicazione, riconoscendo che tali competenze, scientifiche e tecnologiche sono un requisito importante per l’accesso a molti posti di lavoro con migliori condizioni retributive nell’economia di oggi.

Al fine di promuovere l’imprenditoria femminile, inoltre, abbiamo istituito un fondo di garanzia che agevola l’accesso al credito in fase di avviamento delle imprese femminili anche nel settore agricolo.

Gentili colleghi,

Nonostante gli importanti progressi realizzati negli ultimi decenni, le donne e le bambine continuano ad essere, anche nelle aree rurali, vittime di violenza fisica e psicologica, e di sfruttamento.
Nel corso degli ultimi anni, l’Italia ha reagito con fermezza e determinazione a questo fenomeno, ivi compreso elaborando un nuovo Piano Strategico Nazionale contro la violenza maschile sulle donne. Focalizzandosi sulla prevenzione, protezione e persecuzione, il piano prevede, tra l’altro, misure per sensibilizzare il settore dei mass media sul ruolo degli stereotipi di genere e del sessismo, e un focus specifico sulle donne migranti vittime di violenza.

Gentili colleghi,

investire nelle donne, nelle loro potenzialità e nel loro contributo sostanziale e unico alla crescita di un Paese è il primo passo per la costruzione e sostenibilità di un mondo migliore per tutti, donne e uomini.

Grazie per l’attenzione.