Intervento pronunciato dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, all’Evento a Margine del Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile (HLPF) su “Financing the SDGs at the Local Level”. —
Distinti colleghi,
I soggetti pubblici più vicini ai bisogni e alle necessità dei cittadini sono gli enti o le autorità territoriali e locali. Gli organi di governo locale sono quelli chiamati ad erogare i principali servizi per i cittadini e per le comunità, sono quelli ai quali le comunità si rivolgono in prima istanza. In Italia questo è particolarmente vero, infatti il comune, cioè l’entità territoriale e istituzionale di ogni città, ha la stessa radice etimologica della comunità, del senso della comunità, l’insieme dei cittadini che su quel territorio vive e a cui l’istituzione fa riferimento.
Le autorità locali hanno quindi una centralità importante. Affinché le politiche di sviluppo siano efficaci, è necessario che il loro agire sui territori si fondi su un approccio integrato e multilivello nello spirito dell’Agenda 2030, attraverso il coinvolgimento degli attori istituzionali ai diversi livelli territoriali, l’individuazione di impegni, ruoli e responsabilità di ciascun soggetto sono al centro dell’attenzione.
Constatiamo che la pianificazione territoriale e la programmazione delle politiche di sviluppo sono spesso rallentate da una moltitudine di strumenti normativi che nella maggioranza dei casi risultano vaghi e astratti rispetto alla realtà e alle specificità dei territori. Occorrono dunque un coordinamento e un rafforzamento delle sinergie tra i vari attori e tra i vari livelli di governo. Le autorità locali vanno sempre ascoltate e coinvolte.
Come sapete, l’Italia si è dotata di una Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile che è stata approvata il 22 dicembre 2017. La struttura e i contenuti della Strategia nazionale si devono raccordare con i documenti programmatici esistenti, in particolare con il Documento di Economia e Finanza e sono individuati quale quadro di riferimento nazionale per i processi di pianificazione, programmazione e valutazione di tipo settoriale e territoriale. Nel riempire di contenuti l’attuazione della strategia a tutti i livelli territoriali, la partecipazione dei principali attori della società civile ai processi decisionali deve essere forte e significativa. Per supportare questa evoluzione nel senso di maggiori coordinamento e coerenza, abbiamo avviato l’istituzione del Forum Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, alla cui definizione hanno risposto oltre 150 organizzazioni di carattere nazionale. In linea con il mandato di Legge, entro dodici mesi dalla Delibera CIPE di aggiornamento della Strategia Nazionale, le Regioni – altri enti e autorità sottoposta a quella nazionale in termini di sussidiarietà – si devono dotare di una complessiva strategia di sviluppo sostenibile, che sia coerente e definisca il contributo alla realizzazione degli obiettivi della strategia nazionale.
In questo quadro, il Ministero dell’Ambiente ha avviato una serie di iniziative che rispondono alla necessità di sostenere le Regioni nel processo di elaborazione delle Strategie Regionali. I primi passi sono stati l’allineamento l’armonizzazione degli strumenti di programmazione e attuazione regionale con la Strategia Nazionale, che pur tenendo necessariamente in conto gli specifici bisogni dei singoli territori, garantiscano lo sviluppo di strategie, piani nazionali e regionali fortemente interconnessi e totalmente coerenti fra loro.
Lo strumento messo in campo è l’istituzione di un tavolo permanente di confronto fra tutte le Regioni e le Province Autonome sull’attuazione della Strategia Nazionale e l’elaborazione e attuazione delle Strategie Regionali. Non si può, infatti, immaginare un processo di governance istituzionale efficace senza uno spazio di collaborazione istituzionale e di dialogo costante e continuo con le amministrazioni regionali e locali, nonché con quanti sono promotori di azioni di sostenibilità sul territorio.
Inoltre, il Ministero dell’Ambiente ha stipulato accordi di collaborazione con 18 Regioni e la Provincia Autonoma di Trento, finalizzati a supportare i percorsi di elaborazione delle Strategie Regionali e Provinciali di sviluppo sostenibile Le intese sono il frutto di una fase negoziale e di confronto costruttivo e hanno fornito un contributo finanziario per ogni beneficiario. Le attività prevedono, in particolare la creazione di un processo di governance multilivello, di meccanismi di coinvolgimento della società civile – tra cui un Forum Regionale per lo sviluppo sostenibile che operi in sinergia con il Forum Nazionale – e di specifiche modalità di raccordo tra gli strumenti di attuazione della Strategia e il Documento di Economia e Finanza Regionale.
Inoltre, attraverso il Progetto CREIAMO PA finanziato anche con fondi dell’UE, abbiamo attivato una linea di lavoro dedicata all’ “Attuazione e monitoraggio dell’Agenda 2030”, con la quale riusciamo a garantire percorsi di affiancamento tecnico ai processi regionali e provinciali, promuovendo l’interazione tra i diversi settori delle Amministrazioni, in modo tale da armonizzare il rapporto tra enti locali, Regioni e profilo nazionale.
In un’ottica di territorializzazione dell’Agenda 2030 e della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, è prevista inoltre la predisposizione di una manifestazione di interesse rivolta alle città metropolitane. Il ruolo dell’area vasta è infatti essenziale per il pieno coinvolgimento dei comuni che ne fanno parte. Queste esperienze e misure concrete dimostrano che i nostri sforzi sono orientati ad assicurare un’efficace governance multilivello del processo di attuazione della Strategia Nazionale di sviluppo sostenibile. Generare cambiamento significa agire sui territori, conoscerli e favorire un confronto vivo tra conoscenza locale e conoscenza globale. È quello che da molti è chiamato “place-based approach”, che permette il coinvolgimento di tutte le realtà presenti sul territorio, urbane e rurali, rispettando il famoso principio dell’Agenda 2030, che nessuno sia lasciato indietro.