Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Webinar IAI / ISPI – Il futuro dell’Onu e il ruolo dell’Italia ai tempi del Covid 19

Considerazioni ‘as keynote speaker’ pronunciate dall’Ambasciatrice Mariangela Zappia, Rappresentante Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite, al Webinar – Il futuro dell’Onu e il ruolo dell’Italia ai tempi del Covid 19

 

Estratti:

“La cooperazione internazionale è una scelta obbligata per affrontare la crisi.” Così l’Ambasciatrice Mariangela Zappia, Rappresentante Permanente italiana all’ONU a New York ha aperto il seminario virtuale “Il futuro dell’ONU e il ruolo dell’Italia ai tempi del COVID19”, organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) nel quadro del progetto “Osservatorio ISPI/IAI”, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Al seminario sono intervenuti Ferdinando Nelli Feroci, Presidente dello IAI, Enrico Giovannini, Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Ettore Greco, Vicepresidente esecutivo dello IAI, Sergio Marchisio, Professore ordinario di diritto internazionale presso l’Università Sapienza di Roma, e Carla Monteleone, Professoressa ordinaria di scienza politica e relazioni internazionali dell’Università degli Studi di Palermo.

“La pandemia ha messo al microscopio ed espanso difficoltà preesistenti del sistema multilaterale. Nonostante l’inadeguata o mancata reazione delle istituzioni multilaterali esistenti, la comunità internazionale ha saputo dare risposte attraverso formule flessibili, alleanze trasversali e cross regionali, come l’alleanza per il vaccino anti-covid19, in cui l’Italia per prima e l’UE hanno svolto un ruolo trainante. Si tratta di un esempio di multilateralismo efficace, di cui l’Italia da sempre è una convinta e attiva sostenitrice. L’alleanza dimostra anche come la cooperazione internazionale non possa essere oggi appannaggio dei soli governi, ma debba coinvolgere attivamente tutti gli attori rilevanti: istituzioni finanziarie, settore privato, comunità scientifica e accademica, società civile.”

“La crisi che stiamo affrontando ha anche messo in luce lacune e contraddizioni della globalizzazione, acuendo disuguaglianze sociali ed economiche e forme di discriminazione non più sostenibili. Vi sono aggiustamenti da fare, ponendo al centro quelli che abbiamo realizzato essere beni pubblici globali – salute, ambiente, clima, accesso alle tecnologie – su cui non si può più transigere. L’Agenda 2030, pensata per sanare queste storture, delinea il percorso per ricostruire meglio.”

“Il multilateralismo non va smantellato, ma protetto e riformato. Al di là del dibattito sul suo stato di salute, il multilateralismo c’è e si fa. Lo stiamo facendo.”

“In un contesto globale segnato da una bi- polarizzazione crescente, l’Unione Europea può rappresentare una forza positiva di cambiamento e giocare un ruolo fondamentale. Le misure prese fin qui vanno nella direzione giusta. Se l’UE mostrerà volontà e coraggio sulla strada di una ripresa virtuosa ne uscirà rafforzata anche nel suo ruolo di formidabile motore del multilateralismo favorendo ricuciture, dialogo e progressi concreti verso l’attuazione dell’Agenda 2030 a beneficio a tutti. L’Italia ha un ruolo chiave da giocare anche guardando alle importanti responsabilità che la aspettano nel 2021 come Presidenza del G20 e co-Presidenza della COP26.”