In questa Giornata ricordiamo i sei milioni di Ebrei, uomini, donne e bambini, vittime dell’Olocausto, i Roma e i Sinti, oltre all’innumerevole massa di altre vittime di questo orrore senza precedenti di calcolata crudeltà.
L’Olocausto ha definito le Nazioni Unite.
Il nostro stesso nome descrive infatti l’alleanza che ha combattuto il regime nazista e i suoi alleati.
Il nostro Statuto fu redatto a San Francisco mentre veniva liberato il campo di concentramento di Dachau.
Le Nazioni Unite devono sempre essere in prima linea nella lotta all’antisemitismo e a tutte le altre forme di oscurantismo religioso e di razzismo.
Oggi assistiamo a un’allarmante recrudescenza di xenofobia e odio.
L’antisemitismo – la forma di pregiudizio più vecchia e persistente – è di nuovo in crescita.
Proliferano i tentativi di ridimensionare o addirittura negare l’Olocausto.
Nessuna società è immune all’irrazionalità o all’intolleranza.
Non dobbiamo mai dimenticare che si sarebbe potuto scongiurare l’Olocausto. Gli appelli disperati delle vittime non furono ascoltati. In pochi presero posizione e ascoltarono, ancora meno furono quanti si schierarono esprimendo la propria solidarietà.
Ricordare il passato è cruciale per la salvaguardia del futuro.
Restare in silenzio di fronte all’odio equivale a essere complici.
Oggi, impegniamoci a non essere mai indifferenti alla sofferenza altrui, a non dimenticare mai cio’ che accadde e a impedire che cada nell’oblio.
Impegniamoci inoltre a restare sempre vigilanti a sostegno di diritti umani e dignità per tutti.
Grazie.