Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Assemblea Generale – 11ma Sessione Speciale di Emergenza in Riunione Plenaria

Discorso pronunciato dall’Italia alla 11ma Sessione Speciale di Emergenza dell’Assemblea Generale in Riunione Plenaria sull’Ucraina – 7ma Riunione Plenaria —

Signor Presidente,

L’Italia si allinea con la dichiarazione rilasciata dall’Unione Europea e desidera condividere le seguenti riflessioni nella sua capacità nazionale.

È trascorso un mese da quando la Federazione Russa ha iniziato, con la complicità della Bielorussia, la sua aggressione ingiustificata e non provocata dell’Ucraina, a danno della sua sovranità, della sua integrità territoriale, innescando una catastrofe umanitaria senza eguali dalla Seconda Guerra Mondiale.

Nelle ultime quattro settimane abbiamo assistito a un crescente bilancio di vittime tra i civili, compresi donne e bambini, e a milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case, sfollate o alla ricerca di rifugio nei paesi confinanti che stanno mostrando una solidarietà incredibile e lodevole.

La guerra si è estesa a città densamente popolate, dove l’uso di armi esplosive sta causando una sofferenza umana insopportabile. Stiamo anche testimoniando alla devastazione di infrastrutture essenziali, quali ospedali, scuole, ponti, strade e reti idriche, che aggraverà le condizioni della popolazione civile negli anni a venire.

Nonostante questa situazione drammatica e in spregio totale dei ripetuti appelli del Segretario Generale e della risoluzione dell’Assemblea Generale adottata il 2 marzo, l’aggressione russa prosegue, sfidando i principi di base del regolamento umanitario internazionale.

Nel contempo, il Consiglio di Sicurezza continua a mostrarsi incapace di affrontare la situazione in Ucraina, comprese le sue ripercussioni sul piano umanitario, a causa del comportamento di uno dei suoi paesi Membri Permanenti, che risulta essere l’iniziatore e solo responsabile di questa guerra.

Questa è la ragione per cui un gruppo transregionale di Paesi Membri, Italia inclusa, ha richiesto che questa Sessione Speciale d’Emergenza fosse riconvocata. Se il Consiglio di Sicurezza non può agire su una questione così fondamentale, l’Assemblea ha il diritto e l’obbligo di prendere nuovamente l’iniziativa.

Per proteggere la popolazione civile in Ucraina è essenziale che si imponga un’immediata e totale cessazione delle ostilità, come esatto dalla Corte Internazionale di Giustizia nella sua recente ingiunzione, il passaggio sicuro dei civili, si garantisca l’accesso senza ostacoli all’assistenza umanitaria e si concludano d’urgenza i negoziati per una risoluzione pacifica.

Questi sono i punti principali della bozza di risoluzione che il gruppo transregionale di Paesi Membri ha presentato a questo incontro della Sessione Speciale d’Emergenza, che già gode dell’appoggio di un numero elevato di Stati co-sponsor.

Siamo fiduciosi che, di fronte all’insopportabile tragedia umanitaria che si sta dispiegando nel cuore dell’Europa, l’Assemblea Generale risponderà, come ha fatto il 2 marzo scorso, con un’ampia manifestazione di coesione, senso di responsabilità e determinazione.

È il momento di agire, senza esitazione, riaffermando l’imperativo e la natura “erga omnes” del diritto umanitario internazionale, al contempo preservando una chiara e inequivocabile distinzione tra aggressore e vittima.

Vorrei concludere il mio intervento reiterando la nostra piena solidarietà verso i milioni di persone che soffrono a causa di questa guerra. Insieme ai suoi partner e alleati europei, l’Italia continuerà a dare il suo contributo fornendo assistenza umanitaria e continuerà ad essere al fianco dell’Ucraina e del suo popolo.

Grazie.

 

*Traduzione di cortesia. Fa fede la versione in lingua inglese come pronunciata*.