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Dibattito Aperto del Consiglio di Sicurezza – Conflitti e Sicurezza alimentare

Dibattito Aperto del Consiglio di Sicurezza

Mantenimento della Pace e della Sicurezza – Conflitti e Sicurezza alimentare
(giovedì 19 maggio 2022, h. 11:00, Aula del Consiglio di Sicurezza)

Dichiarazione dell’Italia

Presidente,

Pur allineandosi con la dichiarazione rilasciata dall’Unione Europea, l’Italia vorrebbe aggiungere alcune riflessioni nella sua capacità nazionale.

Apprezziamo l’iniziativa della Presidenza USA di convocare questo Dibattito Aperto in un momento di accresciuta insicurezza alimentare, aggravata dall’impatto diretto dei conflitti, specialmente adesso dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, con i suoi palesi effetti globali sulla sicurezza alimentare di così tanti paesi nelle regioni più vulnerabili del mondo.

Dopo decenni contraddistinti da trend promettenti, i progressi verso l’SDG2 “Zero fame” hanno vissuto un’inversione di tendenza e ora assistiamo a milioni di persone colpite dall’insicurezza alimentare, fame e carestie. Siamo lontani dall’obiettivo “Zero Fame” e un intervento urgente è necessario per invertire questa tendenza e rispettare l’orizzonte temporale del 2030.
Oggi, in un contesto pregresso di estrema fragilità globale, messo alla prova dagli effetti della pandemia, del cambiamento climatico e da condizioni meteorologiche estreme per i sistemi alimentari, la guerra mossa dalla Russia contro l’Ucraina rappresenta un’ulteriore minaccia straordinaria alla sicurezza alimentare globale.

L’impatto della guerra sulle catene alimentari globali sono adesso una minaccia diretta per almeno 50 milioni di persone nei paesi più vulnerabili, senza contare gli effetti più ampi sui rialzi record dei prezzi dei beni alimentari nei mercati globali. Questa situazione richiede un’azione urgente e decisa su molteplici fronti.

Innanzitutto, dobbiamo assicurare che riprenda il flusso delle provviste alimentari attualmente bloccate in Ucraina e che possano arrivare a destinazione, soprattutto in Africa, nel Mediterraneo e Asia Centrale. Il blocco dei porti, come quello di Odessa, è fonte di grande preoccupazione e dobbiamo trovare urgentemente soluzioni di cooperazione che garantiscano il trasferimento sicuro delle provviste alimentari in tutto il mondo. Condanniamo gli attacchi alle infrastrutture chiave, i saccheggi di cibo destinato all’estero e gli attacchi a edifici civili o ad uso agricolo.

L’Italia sollecita e appoggia la creazione di “Corridoi alimentari”, concordati dalle parti con l’appoggio e il coordinamento delle Nazioni Unite, nel contesto del Gruppo Di Risposta alla Crisi Globale, così da consentire alle rotte su mare e gomma di tornare operative e riprendere le forniture, nell’interesse di milioni di persone.
Nello stesso spirito, appoggiamo l’iniziativa della Commissione UE per dar vita a “Vie della Solidarietà” così da facilitare la spedizione di beni prodotti in Ucraina al resto del mondo servendosi di strade alternative che attraversano i paesi dell’Unione Europea.

Lasciare che milione di persone nel mondo muoiano di fame e rischiare ulteriori turbative o destabilizzazione di paesi e regioni fragili non è nell’interesse di nessuno.

Signor Presidente,

La sicurezza alimentare rimane una priorità fondamentale per l’Italia e un obiettivo chiave della nostra politica estera e della nostra azione di cooperazione a livello internazionale.

Ieri, il Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale dell’Italia, Luigi Di Maio, ha annunciato un contributo finanziario aggiuntivo alla FAO e alla sua “Coalizione Alimentare” a sostegno delle capacità produttive dell’Ucraina. L’Italia ha anche firmato “Road Map per la Sicurezza Alimentare Globale – Appello all’Azione”, in cui abbiamo riaffermato l’impegno ad agire con urgenza, in modo proporzionato e concertato, per rispondere ai bisogni urgenti legati alla sicurezza alimentare.
L’Italia sta contribuendo attivamente all’iniziativa del G7 per un’“Alleanza Globale per la Sicurezza Alimentare”, che parte dalle promesse fatte durante il Summit ONU sui Sistemi Alimentari tenutosi lo scorso anno e che punta a fornire supporto ai paesi più vulnerabili, in particolare Africa e Medio Oriente. Proprio in questo contesto, l’Italia ha annunciato ieri che convocherà per il prossimo 8 giugno un “Dialogo Interministeriale per il Mediterraneo sulla Crisi Alimentare”, per coinvolgere tutti gli stakeholder e affrontare le principali vulnerabilità nella regione.

Inoltre, dobbiamo lavorare per trovare soluzioni sostenibili per il lungo termine e individuare le cause scatenanti di fame e insicurezza alimentare. Abbiamo bisogno di partenariati efficaci con tutti gli stakeholder così da poter affrontare gli effetti di breve, medio e lungo termine dell’insicurezza alimentare.

Lanciamo un appello a tutti gli organi competenti delle Nazioni Uniti acciocché incrementino la loro azione contro l’insicurezza alimentare, soprattutto in linea con il nesso aiuti umanitari-sviluppo-pace, e in stretta sinergia con l’azione guida delle agenzie ONU di stanza a Roma. Noi continueremo a dare il nostro sostegno al sistema ONU e alla sua azione multilaterale in questo frangente storico complesso e oneroso. L’Italia è pronta a intensificare i suoi sforzi collettivi, anche nella sua capacità di Presidente del Gruppo di Amici per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione, qui a New York.

Grazie.