NOTA STAMPA
New York, 7 settembre 2022, Riunione Plenaria all’ONU contro i test nucleari. Appello dell’Italia in Assemblea Generale: “servono norme vincolanti, gli Stati devono firmare e ratificare il Trattato CTBT”.
L’Italia e’ intervenuta oggi, in qualita’ di copresidente della Conferenza per l’entrata in vigore del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT), alla Riunione plenaria dell’Assemblea generale ONU sulla Giornata internazionale contro i test nucleari.
Il Trattato CTBT, che vieta qualsiasi esplosione di test di armi nucleari o altra esplosione nucleare, a più di 25 anni dalla sua apertura alla firma non è ancora entrato in vigore. Nelle parole dell’Ambasciatore Massari, Rappresentante Permanente d’Italia all’ONU, “le attuali moratorie volontarie, se non si traducono in norme vincolanti per tutti, non garantiscono un mondo libero dalle armi nucleari: a tal fine l’Italia ha copresieduto lo scorso anno insieme al Sudafrica la Conferenza ministeriale ex art. XIV del CTBT, volta a promuovere l’entrata in vigore del CTBT. Sotto la copresidenza italiana, che continuerà per un altro anno, si sono gia’ registrati importanti risultati quali le recenti ratifiche del Trattato da parte di Tuvalu, Gambia, Dominica e Timor Est”. In questo contesto l’Italia continua a sostenere anche la straordinaria azione del Segretario Esecutivo della CTBTO, Robert Floyd.
Riferendosi al blocco da parte della Russia, il 27 agosto scorso, del consenso sul documento finale della Conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione – che avrebbe potuto riaffermare l’importanza dell’entrata in vigore del CTBT – Massari ha sottolineato come “le attuali minacce alla pace e alla sicurezza globale rendono più urgente che mai rinnovare gli sforzi per l’universalizzazione e l’entrata in vigore del CTBT”.
Nell’intervento italiano anche l’esortazione alla Corea del Nord ad astenersi da ulteriori provocazioni e a compiere passi concreti verso una denuclearizzazione completa, verificabile e irreversibile: “invitiamo Pyongyang a impegnarsi in negoziati credibili e a rispettare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU, a rientrare nel Trattato di non Proliferazione, e a firmare e ratificare il CTBT”.