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Video messaggio dell’Ambasciatore Massari di introduzione all’UNGA 77 e principali impegni italiani

Quest’anno l’Assemblea Generale, la 77esima, sara’ la prima pienamente in presenza dopo la pandemia. E’atteso un numero elevato di Capi di Stato, di Governo, e di Ministri degli Esteri.

Quali saranno i temi e momenti principali e le iniziative specifiche dell’Italia?

Parto dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina che necessariamente pervadera’ il dibattito che si aprira’ il 20 settembre. L’aggressione e’ una violazione palese dei principi della Carta delle Nazioni Unite e dell’ordine internazionale basato sulle regole, che è interesse e dovere di tutti gli Stati membri difendere. All’Ucraina sara’ dedicata una sessione del Consiglio di Sicurezza il 22 settembre, sotto Presidenza francese.

Ma soprattutto all’Ucraina e alle ripercussioni della guerra sui tre fronti – sicurezza alimentare, energia e finanza – sara’ dedicato l’evento di Alto livello del Global Crisis Response Group, il formato istituito da Guterres il 14 marzo scorso, composto dai vertici di piu’ di 30 entita’ onusiane e istituzioni finanziarie internazionali.

Gli altri principali eventi di Alto Livello, saranno:

il Vertice sull’Istruzione, che verra’ aperto da Guterres il 19. Il diritto all’istruzione e’ uno degli Obiettivi principali dell’Agenda 2030, l’Obiettivo n 4. Piu’ del 90% dei bambini del mondo hanno subito interruzioni nei loro percorsi educativi durante la pandemia, con un quadro ulteriormente peggiorato da conflitti e insicurezza alimentare ed energetica. Si tratta di rilanciare, in concreto, l’impegno dei governi per assicurare il diritto all’istruzione per tutti e ovunque, nei Paesi piu’ vulnerabili. Gli esiti del Vertice saranno riassunti in appositi documenti, su tutti un “Vision Statement” del Segretario Generale che terra’ conto anche degli input ricevuti dagli Stati partecipanti.

Un altro importante evento di Alto Livello presieduto da Guterres il 21 settembre, nel pomeriggio, sara’ il ‘Climate Moment’, dove si tratta di dare impulso all’impegno dei governi in vista della Cop 27 di Sharm el Sheik a novembre: le drammatiche alluvioni in Pakistan , con 1400 morti, sono l’ultima tragica dimostrazione dei rischi del cambiamento climatico per il nostro pianeta. Mitigazione, adattamento, finanza climatica sono i temi principali del dibattito.

Ma sul Clima è importante anche il ruolo della societa’ civile e dei giovani, che devono essere coinvolti nei relativi processi decisionali. Per questo il formato Youth 4 Climate ideato dall’Italia e tenutosi per la prima volta alla Pre-COP26 a Milano lo scorso anno, è divenuto una piattaforma permanente. Quest’anno per la prima volta si svolgerà a New York a margine dell’UNGA (il 20 settembre), in collaborazione con UNDP e con la partecipazione di circa 150 giovani da tutto il mondo.

Due altri importanti temi dell’agenda globale saranno oggetto di due ‘side events’ : la salute e la sicurezza alimentare .

Il diritto alla salute, e’ un altro obiettivo centrale dell’Agenda 2030. Ci sara’ il 21 settembre un evento sul ri-finanziamento del Global Fund su HIV, Tubercolosi e malaria: l’esigenza e’ di raccogliere impegni degli Stati fino a 18 miliardi di dollari. Sul Covid e’ invece prevista una riunione ministeriale organizzata dagli Stati Uniti il 23 settembre sotto il titolo “COVID-19 Global Action Plan”.

La sicurezza alimentare, un tema su cui l’Italia e’ particolarmente impegnata alle Nazioni Unite: ospitiamo come noto il polo agricolo-alimentare dell’ONU a Roma, abbiamo promosso durante la nostra Presidenza G20 l’adozione della Dichiarazione di Matera e presiediamo all’ONU il Group of Friends on Food Security & Nutrition. L’ONU stima oltre 380 milioni di persone a serio rischio di morte per fame. Il side event del 20 settembre sara’ co-sponsorizzato da USA, Unione Europea e Unione Africana con un selezionato numero di stakeholders tra cui l’Italia. La ripresa delle esportazioni di grano dall’Ucraina e’ uno sviluppo importante, ma non sufficiente. Occorrono misure di sostegno immediato alle regioni piu’ vulnerabili in Africa e Asia meridionale e interventi strutturali per adattare le colture agricole ai cambiamenti climatici.

L’Italia oltre a partecipare agli eventi di Alto livello sopramenzionati organizzera’ e presiedera’ tre importanti riunioni:

Una sul Corno d’Africa, cui l’Italia dedicherà un evento il 21 settembre per affrontare le conseguenze della gravissima siccità che ha colpito Etiopia, Kenya e Somalia, in una situazione gia’ resa grave dagli acuiti conflitti e violenze. A co-organizzare l’evento con il nostro Paese vi saranno OCHA, ovvero l’Ufficio ONU per le Emergenze Umanitarie, gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Qatar, in collaborazione con i Governi dei tre Paesi citati. Lo scopo sara’ stimolare azioni concrete e urgenti a sostegno degli oltre 20 milioni di persone ridotte alla fame – una cifra gia’ stimata in crescita fino a 23 o addirittura 26 milioni entro febbraio 2023 (di cui circa 2 milioni i nuovi sfollati).

Organizzeremo poi una riunione ministeriale sulla moratoria universale della pena di morte, su cui l’Italia promuove la Risoluzione biennale in Assemblea Generale. L’obiettivo sara’ difendere il record di 123 voti a favore della moratoria ottenuto nel 2020, e auspicabilmente aumentare questo numero. Dalla prima storica risoluzione del 2007 promossa dall’Italia fino ad oggi, sono indiscutibili i progressi compiuti: oggi ben 144 Paesi hanno abolito o non praticano piu’ la pena di morte. Si tratta tuttavia di un contesto a luci ed ombre se consideriamo che nel 2021 si sono registrate ben 579 esecuzioni nel mondo – e il numero reale e’ probabilmente ben piu’ elevato.

Si terra’ infine anche quest’anno la riunione presieduta dall’Italia del Gruppo Uniting for Consensus sulla riforma del Consiglio di Sicurezza. Come noto l’Italia e gli altri undici Stati parte del Gruppo UfC cercano di consolidare il consenso intorno a una proposta per rendere l’ONU piu’ efficace e democratica ma anche in grado di rispondere alle crescenti sfide e minacce alla pace. La proposta UfC e’ per un aumento del solo numero di seggi non-permanenti del Consiglio e un’estensione della loro durata, cosi’ da garantire una piu’ equilibrata ed inclusiva rappresentativita’ geografica per le regioni oggi sotto-rappresentate, Africa, Asia, America Latina e Stati insulari.

Questo è tutto, seguiteci la settimana prossima!