(traduzione di cortesia, fa fede l’originale in inglese)
Presidente,
L’Italia si allinea alle dichiarazioni rilasciate dall’UE e dal gruppo WEOG e vorrebbe aggiungere alcune osservazioni a titolo nazionale.
Presidente,
Questo incontro di alto livello offre ogni anno una nuova opportunità di sensibilizzazione sugli effetti devastanti dell’uso delle armi nucleari e dei test sull’ambiente e sulla vita umana. Ci consente inoltre di sottolineare ulteriormente la necessità di cessare i test nucleari e di riaffermare il nostro impegno per l’obiettivo finale di un mondo pacifico e sicuro, libero dalle armi nucleari.
Il Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT) è la pietra miliare dell’agenda di disarmo e non proliferazione, nonché della più ampia architettura multilaterale. Vietando “qualsiasi esplosione sperimentale di armi nucleari o qualsiasi altra esplosione nucleare”, si contrasta lo sviluppo e il miglioramento qualitativo delle armi nucleari e si contribuisce a prevenire la gara al riarmo nucleare.
Purtroppo, a più di 25 anni dalla sua apertura alla firma, il CTBT non è ancora entrato in vigore. Ha però raggiunto due obiettivi molto importanti: ha spianato la strada verso una moratoria sui test nucleari, che invitiamo tutti gli Stati a rispettare, e, attraverso l’organizzazione cui fa capo, la CTBTO, ha creato un regime di verifica globale altamente efficace, il cui prezioso ruolo nel fornire rapidamente dati affidabili e indipendenti è stato ripetutamente dimostrato. Tuttavia, i progressi verso il disarmo e la non proliferazione richiedono che l’attuale moratoria volontaria sulle esplosioni sperimentali nucleari si traduca in una norma vincolante, attraverso l’entrata in vigore del CTBT.
Sosteniamo pertanto con forza qualsiasi iniziativa volta a facilitarne l’entrata in vigore. A tal fine l’Italia co-presiede la Ministeriale Art. XIV Conferenza del CTBT da settembre 2021 insieme al Sudafrica. In questo biennio, abbiamo rafforzato i nostri sforzi – in collaborazione con il Sudafrica, il Segretariato Tecnico Provvisorio della CTBTO e gli Stati Firmatari – per portare avanti l’universalizzazione del Trattato con nuove firme e ulteriori ratifiche e, naturalmente, sosteniamo pienamente l’eccellente lavoro di sensibilizzazione che il Segretario esecutivo, il dottor Robert Floyd e il suo team stanno portando avanti così attivamente e con successo. A questo proposito, accogliamo con favore le ratifiche del Trattato, negli ultimi due anni, da parte di Tuvalu, Gambia, Dominica, Timor Est, Sao Tomé e Principe, Guinea Equatoriale, Sri Lanka e Isole Salomone. Vorrei pertanto ribadire ancora una volta l’appello a tutti gli Stati che non l’hanno ancora fatto e, in particolare, ai restanti otto Stati dell’allegato 2, affinché firmino e ratifichino il Trattato senza ulteriori indugi.
Presidente,
Accogliamo con favore la designazione di Panama e Norvegia come co-presidenti designati del processo dell’Articolo XIV e attendiamo con impazienza la prossima Conferenza sull’Articolo XIV a New York come il prossimo passo significativo nel nostro sforzo collettivo verso l’entrata in vigore del CTBT.
Le attuali minacce alla pace e alla sicurezza globale rendono più urgente che mai rinnovare tutti gli sforzi per l’universalizzazione e l’entrata in vigore del CTBT. Pertanto, condanniamo fermamente l’aggressione ingiustificata e immotivata della Russia contro l’Ucraina, che costituisce una palese violazione del diritto internazionale e dei principi umanitari.
In questo spirito, esortiamo la DPRK ad astenersi da ulteriori provocazioni e a compiere passi concreti verso una denuclearizzazione completa, verificabile e irreversibile. Chiediamo pertanto a Pyongyang di impegnarsi in negoziati credibili a questo riguardo e di rispettare le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di ritornare al Trattato di non proliferazione, di firmare e ratificare il CTBT.
Allo stesso tempo, invitiamo la comunità internazionale a continuare a sostenere il completamento del regime di verifica del CTBT anche prima dell’entrata in vigore del trattato, in modo da migliorare ulteriormente la propria capacità di monitoraggio e la propria capacità di fornire analisi accurate dei dati. Rimaniamo pienamente impegnati nel rafforzamento del Sistema di monitoraggio internazionale (IMS), anche attraverso la nostra stazione sismica nazionale e il laboratorio dei radionuclidi.
Presidente,
Vorrei concludere sottolineando l’importanza fondamentale di uno sforzo comune per arrivare all’entrata in vigore del CTBT. Ogni singolo paese ha un ruolo da svolgere. L’Italia invita tutti i partner a lavorare a stretto contatto per dare slancio politico agli sforzi, trasformarlo in azione e, in definitiva, in realtà.
La ringrazio, signor Presidente.