L’Italia si allinea pienamente con quanto affermato dall’Unione Europea e vorrebbe aggiungere alcune considerazioni nella sua capacità nazionale.
Ci congratuliamo con il governo svizzero per aver convocato il Vertice sulla Pace in Ucraina, al quale hanno partecipato 100 delegazioni di paesi da tutti i continenti e organizzazioni internazionali. Ha segnato un primo passo importante verso il ripristino del legittimo ruolo della diplomazia e accogliamo favorevolmente il Comunicato Congiunto. La presenza dell’ONU alla conferenza e’ anche significativa.
L’Italia resta impegnata per una pace globale, giusta e duratura, in linea con la Carta delle Nazioni Unite, basata sui principi di sovranità, indipendenza, unità e integrità territoriale. Crediamo fermamente che la piena attuazione di questi principi non sia nell’interesse esclusivo dell’Ucraina e dell’Europa, ma di tutti i membri delle Nazioni Unite. Il rispetto di questi principi è ciò che tiene unita la comunità internazionale. Se ci rassegnassimo all’idea che “il potere può governare sul diritto” negheremmo il principio di uguaglianza tra gli Stati membri che è al centro del sistema delle Nazioni Unite. Pertanto, il nostro appello a tutti gli Stati membri della comunità delle Nazioni Unite è il seguente: non lasciatevi ingannare da false narrative che confondono la pace con la resa, o da narrative che mettono artificialmente l’Occidente contro l’Est o il Sud. L’esito di questo conflitto e il destino del sistema di regole basato sulla Carta delle Nazioni Unite sono chiaramente intrecciati.
Non siamo in guerra con la Russia o con il popolo russo, ma siamo determinati a continuare a contrastare la politica russa di palese violazione dei principi della Carta delle Nazioni Unite.
Questi principi sono stati fortemente evocati e riaffermati dal vertice dei leader del G7 presieduto dall’Italia la scorsa settimana, con la partecipazione del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyj. Il vertice ha trasmesso un chiaro messaggio di sostegno all’indipendenza e alla sovranità dell’Ucraina.
A questo proposito, il G7 ha anche invitato i paesi terzi a cessare il trasferimento di materiali a duplice uso che contribuiscono a sostenere l’invasione russa.
La Conferenza di Pace in Svizzera ha creato un quadro comune che ha consentito la discussione di temi legati ai conflitti e di vitale interesse globale per tutti, come la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare e la dimensione umanitaria, compresa la tutela dei bambini.
Dobbiamo ora chiedere un coinvolgimento ancora maggiore di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite per garantire che queste tre sfere d’azione ricevano un seguito coerente. Abbiamo bisogno della diplomazia, anche per sostenere le legittime preoccupazioni e aspettative dei paesi in via di sviluppo, che risentono delle più ampie ripercussioni di questo conflitto, a seguito dell’interruzione delle catene di approvvigionamento globali e della sicurezza alimentare.
Tenendo presente questo, incoraggiamo la partecipazione a queste discussioni di tutti i partner globali da Asia, Africa e America Latina. Rimaniamo impegnati a collaborare con tutti i partner pronti a sostenere gli sforzi di pace. Ora è il momento di intensificare i nostri sforzi collettivi per raggiungere questo obiettivo.
Grazie.
(Courtesy translation)