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UNGA79 – INTERVENTO DEL SOTTOSEGRETARIO ALL’AMBIENTE BARBARO AL PANEL MULTISTAKEHOLDER “CONOSCENZA, DATI E SCIENZA A SUPPORTO DELLE VALUTAZIONI E DECISIONI”

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Eccellenze, distinti colleghi, accogliamo con entusiasmo la decisione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di affrontare le minacce esistenziali poste dall’innalzamento del livello del mare. Questo fenomeno continuerà per secoli, anche se le temperature globali si stabilizzeranno.

Nel Mediterraneo, si prevede un aumento del livello del mare fino a 1,1 metri entro il 2100, in scenari di emissioni elevate. Eventi a bassa probabilità ma ad alto impatto non possono essere esclusi. In Italia, in partenariato con il Centro Euro Mediterraneo sul Cambiamento Climatico, stiamo sviluppando sistemi di modellistica da scala globale a locale per informare politiche di adattamento e mitigazione. Attraverso il super calcolatore del Tecnopolo di Bologna, stiamo promuovendo la open science, fornendo dati e strumenti per settori critici. Le nostre capacità includono anche il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale con il rompighiaccio Laura Bassi.

In questo contesto, la tecnologia satellitare gioca un ruolo chiave. Satelliti radar e ottici, come adempio i Synthetic Aperture Radar, misurano il livello del mare con precisione millimetrica, osservando cambiamenti costieri e l’effetto dello scioglimento dei ghiacci polari. Comprendere questi processi è essenziale per sostenere politiche di adattamento che proteggano le comunità costiere.

Stiamo conducendo ricerche sugli impatti economici dell’innalzamento del mare e sullo sviluppo di misure che considerino i contesti regionali, settoriali e sociali, con particolare attenzione alle comunità più vulnerabili. È cruciale comunicare il rischio in modo chiaro, collegando le conoscenze scientifiche alle esigenze dei decisori politici. La collaborazione internazionale resta fondamentale per affrontare questa sfida globale e la tecnologia italiana è a disposizione della comunità internazionale, grazie.