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INTERVENTO DELL’ITALIA AL SIDE EVENT DELLA CSW69 “STEPPING UP THE PACE TO END FGM: PROVEN SOLUTIONS, STRATEGIC ALLIANCES, AND EMPOWERMENT MOVEMENTS”

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(Traduzione di cortesia)

Cari colleghi,

Signore e Signori,

Buon pomeriggio. Prima di tutto, permettetemi di ringraziare il Governo del Burkina Faso, il Programma congiunto UNFPA-UNICEF per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili, la Banca Mondiale e il Girl Generation – Sostegno al Movimento per la fine delle MGF guidato dall’Africa, per la loro collaborazione nell’organizzazione di questo evento di alto livello.

Le mutilazioni genitali femminili non sono solo una violazione dei diritti umani: sono un attacco alla dignità, una ferita imperdonabile inflitta ogni anno a milioni di donne e ragazze. Come società globale, come possiamo restare inerti mentre le donne e le ragazze sono sottoposte a questa pratica crudele e irreversibile?

Dobbiamo essere chiari: non esiste alcuna giustificazione – culturale, religiosa o di altro tipo – per questo abuso. La lotta contro le MGF non è solo un imperativo morale, è una prova della nostra umanità collettiva. È per questo che il governo italiano rimane fermo nel suo impegno teso a sradicare questa pratica, sia a livello nazionale che internazionale.

Con il suo impegno di lunga data per l’eliminazione di tale pratica dannosa, l’Italia è in prima linea in questa lotta nel quadro della nostra politica estera e della cooperazione allo sviluppo, attraverso il nostro sostegno a iniziative multilaterali come il Programma congiunto UNFPA-UNICEF per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili. Il programma sta producendo risultati importanti nei Paesi partner e lo scorso anno abbiamo raddoppiato il nostro impegno finanziario, mobilitando 4 milioni di euro per accelerare questi sforzi.

A livello nazionale, grazie a una lunga tradizione di impegno civile e legislativo, il fenomeno risulta meno diffuso rispetto a molte altre regioni del mondo. Tuttavia, sappiamo che non possiamo considerarci liberi da esso. La presenza di comunità provenienti da Paesi in cui le MGF sono ancora diffuse richiede una vigilanza costante e un intervento efficace per prevenirle. Con la legge n. 7 del 2006, il nostro Paese ha introdotto misure specifiche per punire chi pratica o agevola le pratiche di mutilazioni genitali femminili, ribadendo con forza che questa violenza non può essere tollerata.

Inoltre, stiamo finalizzando una collaborazione con una importante Università italiana, grazie alla quale verrà effettuata una valutazione del fenomeno in Italia e verrà sviluppato un “Piano di Comunicazione Integrato” basato su contenuti, metodi e mezzi differenziati per campagne di comunicazione rivolte a diversi gruppi, contenuti e canali di distribuzione.

Siamo inoltre convinti che, per un impatto ancora più efficace degli interventi, il ruolo e la co-partecipazione delle organizzazioni della società civile siano fondamentali. L’evento di oggi punta a riunirci in una riflessione condivisa sulle azioni politiche e sociali necessarie per eliminare questa pratica.

Grazie per il vostro impegno e per essere qui oggi, a testimonianza della volontà di agire insieme contro questa forma di violenza. L’Italia non vacillerà, non si volterà dall’altra parte e non si fermerà finché ogni bambina, ovunque, non sarà libera dalla minaccia delle MGF.

Vi auguro il successo di questo side event, che sia ricco di spunti che possano portare ad azioni concrete e condivise.

Grazie.