(Traduzione di cortesia)
Distinti delegati, cari colleghi,
Desidero ringraziare la Rappresentanza Permanente e il Governo dell’Ucraina per aver organizzato questo evento. È un onore rivolgermi a voi oggi mentre riaffermiamo il sostegno incrollabile dell’Italia all’Ucraina nella sua ricerca di una pace giusta e duratura, saldamente radicata nei principi di sovranità, indipendenza e integrità territoriale. Mentre siamo al fianco del popolo ucraino, riconosciamo che la vera ripresa si estende oltre la ricostruzione delle infrastrutture; richiede la promozione di una società inclusiva e attenta alle questioni di genere che sostenga i principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite. La piena attuazione di questi principi, che costituiscono il legame che tiene unita la comunità internazionale, non è solo nell’interesse dell’Ucraina e dell’Europa, ma anche dell’intera membership delle Nazioni Unite per garantire stabilità, pace e rispetto reciproco tra nazioni e popoli.
Rimaniamo fermi nel difendere il diritto dell’Ucraina a esistere come stato indipendente e sovrano e crediamo che la strada per ripristinare la pace debba essere quella della diplomazia. Non esiste una soluzione militare a questo conflitto. Oltre a ciò, la necessità di una soluzione diventa sempre più urgente poiché l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, non provocata e ingiustificata, continua a colpire in modo sproporzionato donne e ragazze. L’Italia comprende la necessità di sforzi di recupero mirati e inclusivi per supportare le donne in Ucraina, che affrontano tassi più elevati di povertà, sfollamento e violenza di genere.
Fin dall’inizio della crisi, l’Italia ha dato priorità al sostegno incrollabile all’Ucraina. Questo impegno ha assunto molte forme, tra cui aiuti umanitari e misure di accoglienza per i rifugiati, nonché un forte sostegno alle iniziative dell’Unione Europea. I nostri sforzi non si fermano qui: l’Italia sta contribuendo attivamente alla resilienza dell’Ucraina e rimane determinata a svolgere un ruolo di primo piano nella ripresa sociale ed economica del Paese. Ciò comprende anche l’emancipazione delle donne che continuano a incontrare barriere all’uguaglianza sia nel processo decisionale che nella vita economica. A questo proposito, l’Italia ospiterà la prossima Ukraine Recovery Conference (URC) a Roma nel luglio 2025. Questa conferenza non solo fungerà da piattaforma cruciale per gettare le basi per un’Ucraina prospera e indipendente, ma darà anche seguito all’URC del 2022 a Lugano, che ha compiuto significativi passi avanti nell’integrazione dell’uguaglianza di genere nei piani di ripresa e ricostruzione dell’Ucraina.
Particolare attenzione sarà data al contributo che il coinvolgimento attivo delle donne può fornire alla resilienza economica, alla ripresa, alla ricostruzione e alla modernizzazione dell’Ucraina. Un altro ambito di interesse fondamentale sarà il coinvolgimento attivo delle organizzazioni della società civile ucraina, italiana, europea e internazionale nella definizione delle priorità e delle strategie per la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina.
Un obiettivo importante dell’URC 2025 è anche quello di mobilitare il settore privato per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell’Ucraina, ampliando al contempo il numero di nazioni che danno il loro contributo. Oltre con questa conferenza, l’Italia contribuisce attivamente attraverso la G7 Donor Coordination Platform e l’assistenza bilaterale sia per le esigenze immediate che per la ricostruzione a lungo termine. Il nostro Paese ha anche fornito un sostanziale sostegno finanziario ai rifugiati, aiuti di bilancio diretti e sforzi umanitari. Durante l’URC a Berlino, sono stati promessi finanziamenti aggiuntivi per settori critici, tra cui energia, assistenza sanitaria, agricoltura, patrimonio culturale e sminamento. Una priorità fondamentale è la resilienza del settore energetico dell’Ucraina, poiché gran parte della sua infrastruttura energetica è stata gravemente danneggiata od occupata.
Vorrei sottolineare anche il nostro pieno impegno nell’affrontare e supportare le esigenze dei gruppi vulnerabili, tra cui donne sfollate, donne con disabilità, veterani e donne rurali, allineando questi sforzi con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
In conclusione, l’unico vero modo per alleviare la sofferenza delle donne e delle ragazze ucraine e affrontare le profonde conseguenze umanitarie dell’aggressione russa è porre fine a questa guerra. L’Italia è pronta a collaborare con tutti i partner che si impegnano a sostenere gli sforzi di pace. Ma non può essere una pace qualsiasi, deve essere una pace giusta, come ho detto, in linea con i principi della Carta delle Nazioni Unite. Dobbiamo lavorare insieme, attraverso la diplomazia, per riportare pace, sicurezza e stabilità in Ucraina per le donne e le ragazze, per garantire un futuro prospero al paese come parte della famiglia europea.
Vi ringrazio.