(Traduzione di Cortesia)
Signor Presidente,
Ringrazio la delegazione della Sierra Leone per aver convocato questa riunione cruciale in formula Arria. L’Italia si allinea alla dichiarazione rilasciata dall’Unione Europea e vorrebbe esprimere alcune considerazioni a titolo nazionale.
La proliferazione di armi leggere e di piccolo calibro (SALW) e delle relative munizioni alimenta l’instabilità e i conflitti armati in numerose regioni. Il commercio illecito di armi leggere e di piccolo calibro generato in aree di conflitto non solo mina lo sviluppo sostenibile, ma destabilizza anche il tessuto sociale ed economico dei paesi. Dato ancora piu’ grave, contribuisce alle attività di gruppi terroristici e criminalità organizzata, aggravando la violenza sessuale e di genere.
Riconoscendo la gravità del problema, gli sforzi internazionali sono stati rapidamente mobilitati. L’Italia sostiene pienamente questa risposta collettiva, inclusa l’adozione del Programma d’azione delle Nazioni Unite sulle armi leggere e di piccolo calibro (PoA), nonché vari strumenti successivi come il recente Global Framework for Through-Life Conventional Ammunition Management. Insieme, questi strumenti forniscono un solido quadro internazionale e un approccio integrato alla gestione delle armi e delle munizioni durante il ciclo di vita.
Tuttavia, nonostante i significativi progressi normativi, permangono gravi sfide. La debole governance delle frontiere, la cooperazione frammentata tra gli Stati membri e le persistenti scappatoie sfruttate dalle reti di traffico transnazionale indeboliscono la capacità e la credibilità dell’ONU di far rispettare gli embarghi sulle armi. Per ripristinare la piena integrità ed efficacia dei regimi sanzionatori, dobbiamo rafforzare urgentemente la cooperazione transfrontaliera, migliorare i meccanismi di trasparenza e prendere di mira le reti finanziarie che sostengono il traffico illecito di armi.
In questo contesto, l’Italia sostiene fermamente gli obblighi e gli impegni internazionali sul controllo delle armi leggere e sulla gestione delle armi, rinnovando il nostro sostegno alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo sostenibile per tutti, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e lo spirito cooperativo del Patto per il Futuro.
Le politiche orientate all’azione e le misure lungimiranti contro le SALW illecite riflettono il nostro impegno comune per il multilateralismo. In questo contesto, e a titolo di esempio, l’Italia contribuisce agli sforzi delle Nazioni Unite nel campo della “Riforma del settore della sicurezza”, anche attraverso il sostegno finanziario alla Standing Capacity for Security Sector Reform and Governance (SSuRGe Team), con sede presso il Centro di servizi globali delle Nazioni Unite a Brindisi.
Per concludere, rafforzare la cooperazione internazionale e regionale è fondamentale per migliorare il rispetto degli embarghi sulle armi e contrastare efficacemente la proliferazione illecita di SALW. Solo allineando i nostri sforzi collettivi e integrando le competenze della società civile possiamo aprire la strada a una pace duratura e alla sicurezza globale.
Grazie, signor Presidente.