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Video Messaggio del Sottosegretario Giorgio Silli alla Conferenza SDG16 all’ONU

silli

(Traduzione di Cortesia)

Signora Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite,

Signor Presidente dell’Assemblea Generale,

Signor Presidente del Consiglio Economico e Sociale,

Signor Sottosegretario Generale per gli Affari Economici e Sociali,

Signora Direttrice Generale dell’Organizzazione Internazionale per il Diritto dello Sviluppo,

Eccellenze,

Illustri Delegati,

Signore e Signori,

Mi rammarico profondamente di non essere qui con voi oggi per inaugurare questa importante Conferenza. Desidero esprimere tutta la mia gratitudine a UNDESA e a IDLO per il loro lavoro nell’organizzazione di questo evento, che si è tenuto a New York per la seconda volta, dopo il successo dell’edizione dello scorso anno, inaugurata dal nostro Presidente della Repubblica.

Desidero inoltre dare un caloroso benvenuto a tutti i partecipanti – rappresentanti degli Stati membri, delle organizzazioni internazionali, degli organi giudiziari, del mondo accademico e della società civile – comprese, in particolare, le donne e i giovani leader che lavorano con incrollabile impegno per promuovere società pacifiche e inclusive, sistemi giudiziari equi e istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti.

La Carta delle Nazioni Unite ce lo ricorda. Nel suo Preambolo ci invita a “stabilire condizioni che consentano di preservare la giustizia e il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e da altre fonti di diritto internazionale” e a “promuovere il progresso sociale e migliori standard di vita in una maggiore libertà”.

Mentre ci troviamo ora a metà del percorso di attuazione dell’Agenda 2030, il nostro progresso collettivo deve accelerare. Tuttavia, il contesto che affrontiamo oggi è più complesso di quanto avremmo potuto immaginare solo pochi anni fa. Il peggioramento degli impatti dei cambiamenti climatici e la moltiplicazione dei conflitti in tutto il mondo stanno distogliendo i nostri sforzi e le nostre risorse dagli obiettivi.

Sebbene queste siano sfide urgenti, la nostra visione più ampia deve rimanere chiara: miriamo a rendere le nostre società più inclusive ed eque ampliando lo spazio civico e politico, garantendo che le istituzioni a tutti i livelli siano più rappresentative e rinnovando il contratto sociale tra le persone e le loro istituzioni.

Permettetemi di sottolineare come l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16 sia un obiettivo abilitante per il raggiungimento di molti altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Un sistema giuridico equo e accessibile, fondato sulla tutela e garanzie, e istituzioni giuste sono i prerequisiti per il pieno godimento dei diritti umani e il perseguimento dello sviluppo umano nel suo senso più elevato.

Non possiamo parlare di pace come via verso lo sviluppo senza tutelare i diritti degli individui e delle comunità.

Non possiamo perseguire la giustizia senza leggi e politiche solide e un’applicazione rigorosa che proteggano donne e bambini dalla violenza e dallo sfruttamento, contrastino la criminalità organizzata e combattano l’emarginazione e la discriminazione, anche nei confronti delle persone con disabilità.

Tuttavia, l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16 è più della somma delle sue parti. Comprende anche il rafforzamento dello spazio civico e dei processi partecipativi, l’ampliamento dell’inclusione politica e il rinnovamento del contratto sociale tra governi e governati. Quando i cittadini, soprattutto i giovani e le donne, si sentono realmente ascoltati e rappresentati, le società diventano più coese, più resilienti e più giuste.

L’Italia rimane impegnata, sia a livello nazionale che internazionale, a sostenere lo stato di diritto e a promuovere l’Obiettivo 16, collaborando con partner come IDLO, che siamo orgogliosi di ospitare a Roma.

Insieme, con e all’interno delle Nazioni Unite, dobbiamo lavorare senza pausa per ricostruire la fiducia tra le nazioni e rafforzare ulteriormente il multilateralismo per affrontare efficacemente le sfide globali presenti e future. Questo spirito multilaterale è stato un pilastro fondamentale della politica estera della Repubblica italiana fin dalla sua nascita.

È particolarmente appropriato che questa Conferenza si tenga nell’anno dell’80° anniversario delle Nazioni Unite e che preceda immediatamente una serie di incontri multilaterali di importanza storica: dalla Conferenza sul finanziamento dello sviluppo, passando per il Forum politico di alto livello e il Vertice sui sistemi alimentari, fino al Vertice mondiale per lo sviluppo sociale. Questa tempistica strategica garantisce che le nostre discussioni odierne possano contribuire a rinnovare lo slancio per la cooperazione multilaterale e l’Agenda 2030.

Grazie, auguro a tutti noi una Conferenza quanto più produttiva e stimolante.