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MESSAGGIO DELL’AMBASCIATORE MASSARI IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA 2025

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Care e cari connazionali della grande famiglia delle Nazioni Unite,

in occasione della Festa della Repubblica 2025 vi invio i miei piu’ sentiti auguri e un ringraziamento per il vostro lavoro quotidiano nell’Organizzazione.

L’architettura ONU e’ sorretta anzitutto dal vostro impegno, come funzionari e funzionarie italiane a New York e nelle sedi ONU nel mondo, peacekeepers in fragili teatri post-conflitto, Junior Professional Officers, giornalisti accreditati, volontari ed altri ancora.

Le Nazioni Unite commemorano quest’anno il loro ottantesimo anniversario, mentre la nostra Repubblica il suo 79mo. Entrambe, nel corso di queste decadi, hanno rappresentato e continuano a rappresentare un faro di speranza per molteplici generazioni.

Esse condividono un importante fattor comune: come “Res publica”, appartengono a tutti i cittadini. Si pensi, ad esempio, ai 116 milioni di persone che hanno beneficiato di aiuti umanitari salva-vita erogati dall’ONU nell’ultimo anno, o alle popolazioni la cui stabilita’ dipende dalle 11 operazioni ONU di mantenimento della pace, o ancora ai milioni di bambini vaccinati ogni anno grazie alle agenzie sul terreno delle Nazioni Unite. Per questo, nel 2024 i leader mondiali si sono impegnati, adottando il “Patto per il Futuro”, a rinnovare l’impegno per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, accelerare gli sforzi per la pace e ascoltare le voci dei giovani. L’Italia vuole essere in prima linea in questo sforzo collettivo, come testimonia anche il nostro ruolo di Paese ospite, insieme con l’Etiopia, del secondo Vertice ONU “Stocktake” dei Sistemi Alimentari in luglio, per trovare fra l’altro soluzioni alla malnutrizione che affligge circa 300 milioni di persone in 53 Paesi del mondo.

La Festa della Repubblica quest’anno coincide inoltre con le celebrazioni del 70mo anniversario dell’ammissione dell’Italia alle Nazioni Unite. Il 14 dicembre del 1955, ha avuto inizio una lunga storia di collaborazione del nostro Paese con la maggiore Organizzazione globale, dove ha tradizionalmente assunto un ruolo da protagonista. Ne sono esempio i sette mandati italiani in Consiglio di Sicurezza, gli undici mandati in ECOSOC, le campagne per la moratoria della pena capitale e i diritti delle donne e delle bambine, la creazione di un gruppo transregionale per la riforma del Consiglio di Sicurezza. L’Italia e’ oggi il settimo contributore dell’Organizzazione e un partner sempre piu’ solido cui guardare con fiducia.

Mentre celebriamo questo traguardo, purtroppo il 2025 sta registrando il più alto numero di conflitti dalla seconda guerra mondiale, con tutte le loro drammatiche conseguenze per le popolazioni civili, soprattutto donne e bambini innocenti. Di fronte a questo scenario, così come 80 anni fa, il multilateralismo e il negoziato politico sono l’unica risposta possibile per mettere fine alle violenze. L’ONU appartiene a tutti noi. Insieme, continuiamo a difendere la Carta delle Nazioni Unite e i suoi principi di pace, cooperazione e rispetto tra popoli.