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UNGASS 2016 – Discorso pronunciato dal Ministro della Giustizia e Capo della Delegazione Italiana, On. Andrea Orlando, alla Tavola Rotonda IV: “Temi trasversali: nuove sfide, minacce e realtà nel prevenire e contrastare il problema mondiale della droga in conformità con il diritto internazionale, incluse le tre convenzioni per il controllo della droga; rafforzamento del principio di responsabilità comune e condivisa e della cooperazione internazionale” nell’ambito della Sessione straordinaria dell’Assemblea Generale sul problema mondiale della droga

Grazie Signor Presidente, Eccellenze, Signore e Signori,

Nell’allinearci all’intervento dell’Unione Europea, vorremmo condividere alcune osservazioni a titolo nazionale.
1. L’Italia ritiene prioritario affrontare le sfide globali poste dalle nuove sostanze psicoattive (NPS). Nel 2013 abbiamo adottato un piano di azione nazionale sulle NPS ed abbiamo attivato un sistema di allerta precoce per contrastare in modo coordinato e tempestivo la diffusione di tali sostanze. Le decisioni adottate dalla Commissione Droga su base regolare ed informata per porre sotto controllo internazionale le sostanze più nocive svolgono un ruolo fondamentale. Incoraggiamo tutti gli Stati Membri, l’OMS, l’INCB e UNODC a rafforzare la cooperazione a tal fine.

2. Il crescente uso di internet per il traffico di droga costituisce una minaccia soprattutto per i giovani. Dobbiamo rafforzare le nostre capacità a tutti i livelli per contrastare questo fenomeno, anche in collaborazione con il settore privato, sfruttando al meglio tutti gli strumenti giuridici internazionali disponibili, inclusa la Convenzione di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale. L’Italia ha già avviato iniziative in questa direzione. La nostra risposta dovrebbe anche prevedere la promozione dell’uso di internet a fini preventivi.

3. La produzione e il traffico di medicine contraffatte contenenti sostanze poste sotto controllo internazionale è una minaccia crescente a livello mondiale. Sebbene l’esatto numero di morti causate dai medicinali contraffatti sia tuttora sconosciuto, i costi per la salute pubblica sono enormi. Si tratta di una evidente lacuna del sistema internazionale per il controllo della droga e siamo spiacenti che il documento finale dell’UNGASS non affronti in modo esplicito tale minaccia. Il coinvolgimento di sofisticati gruppi criminali internazionali rappresenta una sfida ulteriore per le forze di polizia, Incoraggiamo tutti gli Stati Membri e le organizzazioni internazionali a rafforzare la cooperazione tra loro per contrastare questa sfida.

4. Alcune delle categorie finora utilizzate nell’ambito della cooperazione internazionale per contrastare il problema mondiale della droga appaiono ormai datate. Dovremmo essere più precisi nel distinguere tra Paesi di “origine”, di “transito” e di “destinazione”. Queste categorie, ancora pertinenti in certi casi, sono chiaramente inadeguate per altri aspetti, come dimostrano il crescente abuso di droghe in alcuni Paesi tradizionalmente considerati di “origine” o “transito” e la produzione di droga, in particolare di Nuove Sostanze Psicoattive nei cosiddetti Paesi di “destinazione”.

5. In questo contesto, dobbiamo monitorare con grande attenzione l’evoluzione delle rotte del traffico di droga. L’Italia presta particolare attenzione all’Africa, che è sempre più coinvolta nei traffici provenienti sia dall’America Latina che dall’Asia. Al fine di intercettare il traffico di droga, l’Italia monitora le acque internazionali del Mediterraneo attraverso le sue unita’ aeree e navali, in cooperazioni con organismi internazionali, quali MAOC-N, EUROPOL, CECLAD-M.

6. Riteniamo utile elaborare indicatori precisi per una valutazione condivisa dell’attuale sistema di controllo mondiale delle droghe. L’Italia è disponibile a coinvolgere proprie strutture e centri di ricerca in grado di concorrere ai più elevati standard di evidenze scientifiche, anche attraverso uno scambio con la comunità scientifica internazionale, per affinare una metodologia di lavoro che consenta di giungere ai prossimi appuntamenti sul tema disponendo di dati consolidati su un fenomeno sempre più complesso ed in continua evoluzione.

7. L’Italia continuerà ad essere attenta alle richieste di numerosi Paesi ed Agenzie delle Nazioni Unite in tema di accesso alle medicine essenziali. L’Italia dispone di know how e capacità tecnico-giuridiche per affrontare gli ostacoli normativi e burocratici alla circolazione di sostanze controllate e per ampliare i programmi esistenti di cooperazione medica.

8. Siamo impegnati a contribuire agli sforzi internazionali volti a prevenire e contrastare i vari aspetti del problema mondiale della droga, in ossequio al principio di responsabilità comune e condivisa. Sulla base del documento finale dell’UNGASS, in vista della revisione della Dichiarazione Politica del 2009, continueremo a fare la nostra parte per migliorare le politiche internazionali in materia di droga, anche in qualità di membro della Commissione Droga ed in stretta collaborazione con le rilevanti organizzazioni internazionali, inclusi UNODC ed OMS.

Grazie per l’attenzione.