Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Intervista dell’Ambasciatore Maurizio Massari per Sky sulla 77ma Assemblea Generale ONU

Intervista dell’Ambasciatore Maurizio Massari per Sky sulla 77ma Assemblea Generale ONU.

Q: Ambasciatore Massari, mi dice i tre traguardi che questa Assemblea deve raggiungere per essere considerata un successo, secondo lei?

A: È difficile misurare un successo di un’Assemblea Generale, però io credo che il primo successo è che ci sarà un’adesione molto ampia di capi di Stato di governo in presenza, è la prima quindi Assemblea Generale in presenza dopo gli anni della pandemia. Il secondo successo è che provenga un messaggio di forte bilancio del multilateralismo basato, fondato sulle Nazioni Unite. E direi il terzo possibile successo è che su questi temi, del clima in particolare, in vista anche della COP27 a Sharm el-Sheikh a novembre, e sull’emergenza alimentare, provenga qualche messaggio di impegno coordinato multilaterale da parte degli Stati membri nel loro insieme.

Q: La guerra della Russia contro l’Ucraina va avanti. Le Nazioni Unite hanno condannato Mosca che è Membro Permanente del Consiglio di Sicurezza, ma non è servito a nulla. Perché secondo lei?

A: Io non direi che non è servito a nulla, non è servito a fermare la guerra. Ciononostante, grazie anche al forte impegno del Segretario Generale Guterres, si sono fatti dei passi in avanti soprattutto per contenere gli impatti negativi di questo conflitto, in particolare sull’esportazione del grano e dei fertilizzanti ucraini e russi, e anche sul tentativo di mettere in sicurezza la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la centrale nucleare più grande d’Europa, e laddove ci fosse qualche incidente naturalmente ne faremmo tutti le spese.

Q: Che significato ha la presenza qui a New York del Ministro degli Esteri russo Lavrov?

A: La Russia crede nel P5, che sarebbe il concerto delle potenze dei 5 membri permanenti e tende a ribadire in ogni circostanza l’importanza di questo concerto delle potenze e Lavrov con la sua presenza sicuramente intende sottolineare il fatto che la Russia è una grande potenza e far sentire la sua voce all’interno del Consiglio di Sicurezza

Q: Sino a pochi decenni fa era facile capire il mondo, c’erano due blocchi, l’Occidente e il mondo sovietico e post-sovietico. Oggi il mondo è multipolare; che cosa vuol dire? È più difficile garantire la pace e la sicurezza, è più rischioso, cosa significa?

A: È molto più rischioso perché naturalmente abbiamo un contesto internazionale molto fluido con l’ascesa di diverse potenze, la Cina in primis, e non c’è tra le grandi potenze un accordo, una visione comune su che cosa deve essere il multilateralismo, come far funzionare il multilateralismo.

Q: Nelle ultime ore sia Pechino che Dehli sembra stiano facendo pressioni nei confronti di Mosca, e sono le potenze dei prossimi decenni, come dobbiamo rapportarci a Cina e India?

A: Io credo innanzitutto che questi movimenti di cui lei parla in realtà sono il segno che questa guerra non la vuole nessuno veramente delle grandi potenze, che l’errore strategico della Russia sia evidente a tutti, è contro gli interessi di tutti e si può instaurare un dialogo con queste potenze emergenti, o già emerse nel caso della Cina, se c’è un accordo sui grandi principi delle regole dell’ordine internazionale

Q: Grazie Ambasciatore.

A: Grazie a lei.