Presidente,
L’Italia si allinea pienamente con la dichiarazione dell’Unione Europea e vorrebbe aggiungere alcune considerazioni a titolo nazionale.
Voglio ringraziare il Regno Unito per aver organizzato questo incontro in occasione del triste traguardo dei mille giorni dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina, non provocata e ingiustificata, da parte della Russia.
Mille giorni di guerra ci ricordano in modo drammatico che e’ necessario rimanere risoluti nel garantire che il diritto internazionale prevalga, non solo in Ucraina, ma ovunque venga messo in discussione. L’Italia resta impegnata per una pace globale, giusta e duratura, in linea con la Carta delle Nazioni Unite, basata sui principi di sovranità, indipendenza, unità e integrità territoriale. Crediamo fermamente che la piena attuazione di questi principi non sia nell’interesse esclusivo dell’Ucraina e dell’Europa, ma di tutti i membri delle Nazioni Unite, poiché rappresentano gli elementi fondanti che tengono insieme la comunità internazionale.
Questi principi sono stati fortemente evocati e riaffermati dal G7 dei Ministri degli Esteri presieduto dall’Italia lo scorso settembre, a margine della High-Level Week dell’Assemblea Generale dell’ONU. Un chiaro messaggio di sostegno all’indipendenza e alla sovranità dell’Ucraina è stato ribadito dalla dichiarazione dei leader del G7 rilasciata in occasione del millesimo giorno della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. A questo proposito, i ministri degli Esteri del G7 e dei partner hanno espresso gravi preoccupazioni per il dispiegamento di truppe della Repubblica Popolare Democratica di Corea (DPRK) in Russia, nonché per l’acquisto illegale di missili balistici della DPRK da parte della Russia, in violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Condanniamo i crescenti attacchi della Russia alle infrastrutture civili critiche e riaffermiamo il nostro sostegno al settore energetico dell’Ucraina. L’Italia, in particolare, sta contribuendo a garantire la resilienza dell’Ucraina fornendo, oltre agli aiuti bilaterali, un sostegno finanziario mirato al progetto BERS per la produzione idroelettrica del Paese. Nel 2025 ospiteremo la Conferenza per la ripresa dell’Ucraina: insieme getteremo le basi per un’Ucraina prospera e indipendente all’interno della nostra comune famiglia europea.
Dobbiamo ora chiedere un coinvolgimento ancora maggiore di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite per contribuire alla soluzione di questa guerra devastante e insensata. Abbiamo bisogno della diplomazia, anche per sostenere le legittime preoccupazioni e aspettative dei paesi in via di sviluppo, che risentono delle più ampie ripercussioni di questo conflitto, in termini di interruzioni delle catene di approvvigionamento globali e della sicurezza alimentare. Rimaniamo impegnati a collaborare con tutti i partner pronti a sostenere gli sforzi di pace. Ora è il momento di intensificare i nostri sforzi collettivi per raggiungere questo obiettivo.
Grazie.