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Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC)

CONSIGLIO ECONOMICO E SOCIALE (ECOSOC)

L’ECOSOC è il terzo piu’ importante organo delle Nazioni Unite e costituisce la maggiore piattaforma intergovernativa delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, con competenza principale sulle questioni di carattere economico, sociale ed ambientale (ovvero le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile). Istituito dalla Carta delle Nazioni Unite nel 1946, il Consiglio è attualmente composto da 54 membri: 14 membri provenienti da stati africani; 11 dagli stati dell’Asia-Pacifico; sei degli stati dell’Europa orientale; 10 dagli stati latinoamericani e caraibici; e 13 dagli stati WEOG (Europa Occidentale e altri Paesi).

Il 7 giugno 2021, l’Italia è stata eletta a New York membro dell’ECOSOC per il triennio 2022-2024, con 175 voti su 182 Paesi votanti (il miglior risultato raggiunto da un Paese del Gruppo occidentale nella tornata elettorale). Il 1 gennaio 2022 ha preso il via il decimo mandato dell’Italia in qualità di Stato membro dell’ECOSOC dall’istituzione del Consiglio stesso nel 1946. Alla fine del triennio, l’Italia sarà stata membro dell’ECOSOC per 38 dei 78 anni di vita di tale organo.

In qualità di membro dell’ECOSOC, l’Italia intende proseguire il proprio impegno, contribuendo attivamente agli sforzi delle Nazioni Unite e ai lavori del Consiglio, in campo economico, sociale e ambientale nel delicatissimo scenario prodotto dall’impatto della pandemia. Cio’ anche in sinergia con le numerose Organizzazioni Non Governative italiane che hanno ricevuto l’accreditamento presso l’ECOSOC in ragione della loro preziosa e articolata azione volta ad avvicinare l’ONU alle istanze e ai bisogni della società civile.

 

NOMINA DELL’AMBASCIATORE MASSARI ALLA VICE PRESIDENZA DELL’ECOSOC (2022-2023)

Dal 25 luglio 2022, l’Ambasciatore Massari e’ il nuovo Vicepresidente del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. L’Italia torna cosi’ nel Bureau ECOSOC dopo 23 anni, con una prestigiosa elezione per acclamazione alla vice-presidenza dell’organo per un anno (fino al luglio 2023). L’ultima volta fu nel 1999, con l’Ambasciatore Fulci che ne esercitò la presidenza.

Fra gli obiettivi della vice-presidenza italiana, vi e’ anzitutto quello di costruire sugli impegni assunti con la Dichiarazione Ministeriale sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) adottata il 18 luglio scorso dall’ECOSOC: “il rilancio dell’azione globale per l’Agenda 2030 è prioritario e urgente. Abbiamo identificato le sfide multi-dimensionali da affrontare, incluso l’impatto di conflitti, pandemia e cambiamento climatico sugli SDGs. La sicurezza alimentare, una delle più urgenti crisi interconnesse da affrontare alla luce della guerra in Ucraina, insieme all’impatto economico ed energetico globali”, nelle parole dell’Ambasciatore Massari. Fra gli assi prioritari del lavoro dell’Italia durante la sua vice-presidenza vi sono anche la lotta alla pandemia, il rafforzamento della salute globale e l’accesso e distribuzione di vaccini, la ripresa post-pandemica inclusiva e sostenibile, l’azione climatica, la biodiversità, le politiche per l’uguaglianza di genere e l’empowerment di donne e ragazze, l’istruzione, il sostegno al protagonismo dei giovani, il finanziamento dello sviluppo e la cooperazione internazionale, il rilancio del multilateralismo.

Siedono nel Bureau ECOSOC, insieme all’Italia, Cile, Indonesia, e Zimbabwe, sotto presidenza della Bulgaria.